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venerdì 27 marzo 2009

Il Tempo

Piuttosto relativo come concetto, ma una cosa è certa, nessuno ha mai tempo.
Non si trova il tempo per incontrare un vecchio amico o per aiutare qualcuno, non si trova il tempo per fare molte altre cose. Come ad esempio scrivere su questo blog!
E' quindi così vero? Come ho detto all'inizio di questo post il tempo è un concetto relativo ed ancora più relativo è il concetto di trovare il tempo per fare qualcosa, ma ci sfugge a tal modo che non riusciamo a creare un nostro concetto di tempo. Cosa significa? Significa che non siamo in grado di valutare adeguatamente il tempo, magari ci capita di non uscire un pomeriggio con gli amici perché devi studiare, ma passi metà pomeriggio senza farlo. Quindi non solo non hai studiato, ma non sei nemmeno uscito con i tuoi amici, quindi hai perso il doppio del tempo, forse è per questo che non si ha mai tempo.
Forse sto generalizzando troppo, magari dovrei correggere il post parlando in prima persona e non in quarta. Sono io che non so organizzare il mio tempo, io che ho trascurato il blog perché pensare qualcosa da scrivere richiedeva troppo tempo (ancora più cercare di tradurre i miei pensieri in inglese, spesso dovendomi accontentare di una versione limitata di questi per non saper padroneggiare il linguaggio) mentre, però, ho trovato il tempo per cambiare stato su Facebook di fare qualche test e di commentare qualche link.
Probabilmente il successo di Facebook è dovuto proprio al fatto che noi riteniamo sia più veloce, è più facile scrivere una frase dicendo quello che stai facendo piuttosto che scrivere un intero post, è più facile guardare le immagini che anno aggiornato i tuoi amici anziché dover andare a cercare e vedere se ne hanno aggiunte di nuove, addirittura non devi fare nemmeno la fatica di cercare i tuoi amici, ti suggerisce quali potrebbero essere i tuoi amici. Nel complesso però non ti rendi conto che ti porta via più tempo di quello che volevi dedicargli, perché magari se non fossero state lì non ti saresti messo a guardare le foto, leggere i vari interventi, etc...
Probabilmente molti vedendo questo post avranno pensato che non avevano il tempo di leggerlo tutto e quindi non l'hanno nemmeno iniziato.
Probabilmente era meglio se invece di scrivere tutte queste cagate avessi studiato un po' di FELAB dato che all'orale ho fatto una pessima figura, ma alla fine sembra che riempiamo il tempo di quelle cose che lo occupano di meno in modo da poter fare più cose possibili, ma a questo proposito mi viene in mente una storiella che vi lascio qua sotto.
Un giorno un anziano professore fu contattato per una sessione sulla gestione efficace del tempo da tenere a un gruppo di una quindicina di dirigenti di grosse società americane. Questa sessione si sarebbe svolta nell’ambito di un corso intensivo di formazione e il professore aveva a disposizione solo un’ora per trattare il suo argomento.

In piedi, davanti a questo gruppo scelto (uomini attenti, pronti a prendere appunti per non perdere nulla di quello che l’esperto avrebbe loro insegnato), il vecchio prof guardò questi uomini uno per uno, lentamente, poi disse loro:

“Faremo un esperimento”:
Da sotto il tavolo che lo separava degli allievi, il vecchio prof tirò fuori un grosso vaso di vetro (della capacità di circa 25 litri) e lo mise delicatamente davanti a sé. Quindi, sempre da sotto il tavolo, tirò fuori circa una quindicina di sassi, grossi all’incirca come palle da tennis e li mise delicatamente, uno per uno, nel vaso.

Quando il vaso fu pieno fino all’orlo, alzò lo sguardo verso gli
allievi e domandò: “È pieno il vaso?”
Tutti risposero: “Si”.
Aspettò qualche secondo e disse: “Davvero?”

Allora si chinò di nuovo e tirò fuori da sotto il tavolo un recipiente pieno di ghiaia.
Con attenzione versò la ghiaia sopra i sassi e poi agitò leggermente il vaso. La ghiaia si infiltrò fra i sassi fino a raggiungere il fondo del vaso.

Il vecchio prof alzò ancora lo sguardo verso l’uditorio e chiese di nuovo: “E’ pieno il vaso?”
Questa volta i suoi allievi iniziarono a comprendere l’inghippo.
Uno rispose: “Probabilmente no!”.
“Bene!” rispose il vecchio prof.

Si chinò di nuovo e questa volta tirò fuori da sotto il tavolo una ciotola piena di sabbia.
Con molta attenzione versò la sabbia nel vaso. La sabbia riempì gli spazi fra la ghiaia e i sassi.
Di nuovo domandò: “E’ pieno il vaso?”
Questa volta senza esitazione, gli allievi risposero in coro: “No!”

“Bene!” rispose il vecchio prof e, come prevedevano i suoi allievi prestigiosi, prese un bricco d’acqua che era sotto il tavolo e riempì il vaso fino all’orlo.

Il vecchio prof alzò allora lo sguardo verso il gruppo e domandò: “Che grande verità ci mostra questo esperimento?”.

Il più audace degli allievi pensando al tema della sessione rispose. “Anche quando si crede che la nostra agenda sia completamente piena, se si vuole, si può aggiungere ancora qualche appuntamento, è possibile cioè aggiungere sempre qualche cosa”.

“NO!” rispose il vecchio prof “Non è questo. La grande verità che questo esperimento vuole mostrarci è la seguente: se non si mettono per primi nel vaso i grossi sassi, in seguito non sarà mai più possibile farli entrare tutti”.
Ci fu un silenzio profondo durante il quale ognuno prese coscienza della cosa .
L’anziano professore quindi aggiunse : “Quali sono i grossi sassi nella vostra vita? La salute? La famiglia? Gli amici? Realizzare dei sogni? Fare ciò che vi piace? Conoscere? Difendere una causa?
Rilassarvi? Sostare?...o...altro?

Se si dà la priorità ai dettagli, alle bazzecole (ghiaia, sabbia), si riempirà la vita di cose trascurabili e non ci sarà tempo abbastanza da dedicare alle cose importanti.
Quali sono i grossi sassi nella nostra vita? Metteteli per primi nel vostro vaso”
Con un gesto di saluto l’anziano professore salutò gli allievi e lentamente lasciò la sala.

3 commenti:

  1. ah guarda caro vecchio mio hai completamente ragione, purtroppo hai ragione. Ma qui, di fatto, entra in gioco la vita, sapersi gestire, dare priorità, ... tutte cose forse un po inconscie che accadono dentro di noi, con un qualche razionale ma che di fatto spesso sfugge al nostro controllo. Riflettere sul tempo di certo non è cosa da poko, ma a volte non ci si deve fasciare la testa, perchè sebbene i sassi più grossi debbano essere messi per primi, non è poi detto che una volta messa la sabbia non si riesca a fare entrare un sasso grosso, si deve spingere un po , ma alla fine si riesce... quindi mai disperare. Questo è il consiglio che mi do anche io da solo! Ciao vec!

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  2. penso sia il primo post a cui rispondo...dovendo essere sincero, non ne ho mai voglia di leggere e poi rispondere a post...ma questo veramente merita, davvero.
    Ovviamente qualsiasi parola in più è sprecata, quindi non posso far altro che dirmi d'accordo con il rez e ringraziare per questa piccola perla che continuerà a ronzare nella testa, e chissà che la prossima volta invece di un "non ho tempo" ci sarà un "sono dei vostri!".

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